Etichette ingannevoli: quando l’artigianalità diventa un alibi

Etichette ingannevoli: quando l’artigianalità diventa un alibi.

Italia e Grecia vantano un’antichissima cultura vitivinicola, in molti casi con l’evoluzione degli stessi ceppi antichi trapiantati dai primi coloni ellenici in terra italica nel periodo di fondazione delle città magnogreche. Tradizione millenaria da primato mondiale per la qualità e bisogna tutelare questo patrimonio da ogni rischio di svalutazione commerciale che penalizza l’esportazione.

L’etichetta di un vino rappresenta un patto di fiducia tra il produttore e il consumatore. Essa riporta informazioni essenziali, come il tipo di vino, la gradazione alcolica, l’annata e la provenienza. Ma cosa succede quando queste informazioni sono errate o fuorvianti?

Errore di etichettatura: un problema non solo formale
Un ennesimo recente caso in Grecia ha acceso i riflettori su un problema che, seppur sottovalutato, può avere conseguenze negative per il settore vitivinicolo ma anche a tutta la produzione alimentare: l’etichettatura approssimativa dei vini artigianali.
Nella fattispecie, una cantina del Peloponneso, come tante altre di recente, è stata multata per aver indicato un titolo alcolometrico errato su un vino bianco secco. Un errore che, seppur solo di natura tecnica, può assumere una gravità maggiore quando si tratta di prodotti artigianali da esportare, perché vengono stornati come differenti dai patti commerciali contrattuali e in violazione con le norme vigenti, molto severe nei mercati internazionali.
Artigianalità non significa approssimazione!
L’artigianalità, spesso associata a un’idea di genuinità e cura del prodotto, non può essere utilizzata come alibi per giustificare errori di etichettatura. Anzi, proprio in questo ambito, dove la tracciabilità e la trasparenza dovrebbero essere valori cardine, la precisione e l’accuratezza delle informazioni assumono un’importanza ancora maggiore.
Le conseguenze di un’etichetta ingannevole
Un’etichetta errata può avere diverse conseguenze negative:
Danno al consumatore: il consumatore viene ingannato e non è in grado di fare scelte consapevoli.
Danno all’immagine del produttore: la reputazione del produttore viene danneggiata, con possibili ripercussioni negative sulle vendite.
Danno al settore vitivinicolo: l’intera filiera viene penalizzata dalla mancanza di fiducia da parte dei consumatori. Simile il caso dell’olio d’oliva, dei cereali, di tutti i prodotti alimentari confezionati.
Cosa fare per evitare errori di etichettatura
Per evitare errori di etichettatura, i produttori artigianali dovrebbero:
Affidarsi a professionisti: avvalersi della consulenza di enologi ed esperti di etichettatura per garantire la correttezza delle informazioni riportate in etichetta.
Investire in controlli: implementare sistemi di controllo qualità per monitorare l’intero processo produttivo e l’accuratezza delle informazioni in etichetta.
Promuovere la formazione: sensibilizzare i propri collaboratori sull’importanza di una corretta etichettatura.
Etichettatura: un impegno per la qualità e la trasparenza
L’etichettatura non è solo un obbligo legale, ma un impegno per la qualità e la trasparenza. Solo garantendo informazioni precise e affidabili i produttori artigianali potranno conquistare la fiducia dei consumatori e costruire una reputazione solida e duratura.
Un appello ai consumatori
Anche i consumatori possono giocare un ruolo attivo nella lotta contro le etichette ingannevoli.
È molto importante leggere attentamente l’etichetta: prestare attenzione a tutte le informazioni riportate, non solo al nome del vino e all’annata.
Segnalare errori: in caso di dubbi o di informazioni errate, segnalare il problema al produttore, alla filiera di distribuzione, spesso supermercati corresponsabili della commercializzazione, o alle autorità competenti.
Acquistare da rivenditori affidabili: scegliere rivenditori che garantiscono la qualità e la provenienza dei vini proposti.
Solo attraverso un impegno comune da parte di produttori, consumatori e autorità competenti sarà possibile tutelare il settore vitivinicolo e garantire ai consumatori la possibilità di fare scelte consapevoli e informate.
Conclusioni e suggerimenti utili
L’etichettatura dei vini, liquori, oli, alimenti artigianali di tutti i generi, rappresenta un tema delicato che richiede attenzione e responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti: produttori, catena di distribuzione, consumatori. Solo attraverso un impegno comune per la qualità e la trasparenza sarà possibile tutelare il valore del prodotto artigianale e la fiducia dei consumatori.
Particolare attenzione bisogna riservare per i prodotti DOC e DOP, prodotti biologici, a Km Zero, e tutte le categorie speciali che richiamano l’attenzione sulla qualità superiore, ad un prezzo maggiorato.
Dott.ssa Grazia Giancola
Biologa, Insegnante di Scienze Naturali, Scienze degli Alimenti.

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