Generazione opulenta: Sfide e opportunità per i giovani di oggi

Generazione opulenta: Sfide e opportunità per i giovani di oggi

La generazione cresciuta nell’agiatezza offerta dai boomers, cullata dalla protezione familiare e con l’aspettativa di un futuro migliore e di ricchezza automatica, si scontra con la dura realtà della disoccupazione e di un mercato saturo. Privi di inventiva, spirito imprenditoriale, mobilità di idee e tenacia morale per affrontare le difficoltà, si rifugiano in se stessi, alimentando il nichilismo generazionale che porta all’isolamento e al nichilismo di massa.

Si tratta di un disagio sociale che richiede un’analisi approfondita. Da un lato, la generazione precedente ha garantito ai propri figli un benessere materiale sconosciuto in passato. Dall’altro, questo ha creato un senso di eccessiva sicurezza e di pretesa di ricchezza senza sacrificio. Le difficoltà, quando arrivano, appaiono insormontabili, portando a disillusione e apatia.
Ma la situazione non è irreversibile.
La chiave per superare questo disagio è l’impegno individuale e l’azione collettiva, in condivisione tra gruppi attivi, in socioterapia.
1. Sviluppare capacità e competenze nella formazione a vita:
  • Investire nella propria formazione, non solo in termini formali, di titoli di studio e riconoscimenti sulla carta, ma anche di capacità inventive, imprenditoriali e di mobilità di idee misurate nel campo della realtà economica.
  • Acquisire dinamismo di ideali e tenacia morale per affrontare le sfide quotidiane, cercare orizzonti per il proprio futuro e perseverare di fronte alle difficoltà.
2. Abbandonare l’isolamento con decisione:
  • Uscire dalla propria zona di comfort e mettersi in gioco.
  • Connettersi apertamente con altri giovani, condividere esperienze e creare reti di supporto, partecipare in gruppi di lavoro tematici e territoriali, fare volontariato in ambito solidale, sociale, formativo, partecipare nella convivenza civile assumendo ruoli attivi nella politica .
3. Coltivare una mentalità proattiva, protesa nella cultura, nel sociale e nella politica:
  • Non aspettare che le opportunità arrivino in pilota automatico, piovendo dal cielo, ma cercarle e crearle con progettualità propria.
  • Essere mentalmente attivi, dialoganti, propositivi e intraprendenti. Sognatori sì, ma con i piedi saldi per terra, verificando passo dopo passo la vivibilità delle proprie idealità nel mondo reale dell’economia.
4. Assumersi subito, ora e non domani! la responsabilità del proprio futuro:
  • Non delegare la propria felicità e il proprio successo ad altri, parenti, amici, padroni, politicanti, lo Stato… perché queste dipendenze creano solo debolezze e alienazione, perdita di fiducia in sé e smarrimento della propria personalità.
  • Avere fiducia motivata e dimostrata logicamente in sé stessi e nelle proprie capacità.
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La generazione cresciuta nell’opulenza, essendo nativa delle nuove tecnologie e a contatto con le scienze interdisciplinari a portata di un solo click, ha tutto il potenziale, volendo, per superare le sfide della globalizzazione culturale, nella rivoluzione epocale della società postindustriale 4.0 che si trova ad affrontare.
Con impegno, tenacia e una mentalità aperta, può costruire un futuro migliore per sé e per la società, ricevendo il riconoscimento sociale, affermandosi come generazione utile e individui validi, singole personalità sane e forti.
Non è tempo di nichilismo e di isolamento, ma di azione, partecipazione e di speranza motivata dalla sana progettualità della ragione. Insieme, nel dialogo e solidarietà intergenerazionale, possiamo creare le condizioni di un mondo migliore, più ricco di opportunità reali, concrete, nei fatti, condivisibili in democrazia per tutti.
Formatore, sociologo, giornalista, editore.
Consulente organizzazione e comunicazione.
Coordinatore di progettazione europea internazionale.

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