I Campi Flegrei sono il nostro supervulcano

Campi Flegrei: un nome che evoca immagini di fuoco, potenza e mistero, ingresso negli inferi.

Nell’antica Grecia, questa zona vulcanica situata a ovest di Napoli era conosciuta come Φλεγραῖα Πεδία (Phlegraia Pedìa), letteralmente “pianure infiammate”.

Significato etimologico: Il termine “Φλεγραῖα” deriva da due parole greche: “φλέγω” (phlego), che significa “bruciare”, e “ἅγιος” (haghios), che significa “sacro”. L’unione di questi due termini conferisce ai Campi Flegrei un’aura di sacralità e mistero, associandoli a fenomeni sovrannaturali e alla presenza divina.

Mitologia e leggende: I Campi Flegrei erano teatro di numerose leggende e miti greci. Si narra che qui si svolsero epiche battaglie tra divinità e giganti, come la Gigantomachia, la lotta tra Zeus e i Giganti, e la Tifonomachie, lo scontro tra Zeus e Tifone.

Vulcano Efesto: Secondo la mitologia, la fucina di Efesto, il dio del fuoco e dei fabbri, si trovava proprio nei Campi Flegrei. Il vulcano attivo Vesuvio, in eruzione nel 79 d.C., era considerato la porta d’ingresso all’Oltretomba.

Memoria storica: L’area dei Campi Flegrei ha continuato ad esercitare un fascino duraturo nel corso dei secoli. Poeti, scrittori e artisti sono stati ispirati dalla sua bellezza selvaggia e dalla sua storia ricca di miti e leggende.

Oggi: I Campi Flegrei sono un’area protetta e un sito archeologico di grande importanza. La zona ospita numerosi siti archeologici, tra cui rovine romane, terme e ville. I fenomeni vulcanici continuano ad affascinare e ad incuriosire, rendendo i Campi Flegrei una destinazione turistica unica al mondo.

(✏️ Simona Brandolini) «I Campi Flegrei sono il nostro supervulcano, quello davvero pericoloso, più del Vesuvio, quello suscettibile di attività devastanti. E ci vivono 500-600mila persone». Mario Tozzi, primo ricercatore del Cnr, il divulgatore per antonomasia, geologo che guida Sapiens su Rai3 (la prossima puntata sarà proprio sui Campi Flegrei, oggi è uscito un suo lungo articolo su La Stampa). Uno abituato a non edulcorare pillole indigeribili.

Il geologo Mario Tozzi: “Ai Campi Flegrei la conoscenza del rischio era chiara”

https://www.facebook.com/watch?v=1203701577453849

Cosa vuol dire supervulcano? Qual è la differenza con il Vesuvio?

«È un pentolone sotterraneo pieno di magma ribollente, ed è in grado di sprigionare eruzioni esplosive, in linea teorica devastanti. Nello scenario più catastrofico al momento non ipotizzabile, pur essendo possibile, dovremo parlare di esodo non evacuazione. In ogni caso si tratta di 29 vulcani e centri eruttivi che sono stati tutti nascosti».
Nascosti?
«Certo, da un ospedale, da un ippodromo, e poi da un quartiere e da una città di quasi 80.000 abitanti. Solo la Solfatara e gli Astroni appaiono ancora come vulcani. Degli altri ogni traccia è stata cancellata da case, asfalto e cemento. E così ogni memoria è stata cancellata. Nel 1538 nacque in pochissimi giorni un vulcano di tutto rispetto (il Monte Nuovo). Invece continuiamo a trattare i Campi Flegrei come un territorio qualsiasi. Piuttosto che persuadere la gente ad andar via, abbiamo invogliato a viverci, abbiamo continuato a costruire». ​

Fonti:

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