Otranto a fine Settecento

Otranto a fine Settecento

Υδρούς (Υδρούντος).

La nostra Associazione ha promosso il gemellaggio scolastico e comunale tra Otranto e Ydra, per affinità culturali evidenti nel termine linguistico della propria denominazione. Ne pubblicheremo prossimamente articoli nel merito e foto degli eventi celebrati. Oggi presentiamo la storia moderna di Otranto, porta principale e naturale del vicinato ItaloEllenico di tutti i tempi, dalla preistoria ad oggi. 

 

Le istituzioni cittadine a fine Settecento.

All’inizio dell’Ottocento, quando arrivarono i Francesi, gli organi deliberanti delle Università (era questo il nome dato all’ente che noi chiamiamo Comune, derivando dalla universi cives, vale a dire dall’unione di tutti i cittadini) erano il Parlamento e il Consiglio mentre l’esecutivo era composto da un gruppo ristretto variamente denominato (Electi, Cernita, Priori).
Il Parlamento era costituito per l’appunto da tutti i cittadini – e quindi dalla universitas in unum congregata – che venivano convocati dal banditore o al suono delle campane, quando c’era da affrontare decisioni di maggiore gravità (concludere patti, decidere i dazi, le richieste da fare al re ed eventuali nuovi statuti) assunte a maggioranza dei due terzi dei presenti.
L’ordinaria amministrazione era competenza del Consiglio, i cui membri avevan o l’obbligo di partecipare alle riunioni, mentre il gruppo ristretto degli Electi (o qualsiasi fosse il loro nome) si faceva carico dell’effettiva gestione delle Università.
Per questo, alla fine del mandato, gli Electi dovevano rendere conto del loro operato ed erano responsabili anche degli eventuali ammanchi economici venutisi a creare.
A chi volesse andare ancor più indietro nel tempo, ecco proposti alcuni interventi sulle origini cittadine di Brindisi e sulla struttura del municipio al tempo dei Romani:
Professore di Scienze Statistiche ed Economiche
presso l’Università degli Studi di Padova

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