Gela: Un Viaggio tra Storia e Mito nel Mediterraneo

Buongiorno a tutti, sono qui oggi, invitato dall’organizzazione e grazie all’amico personale e collaboratore nel progetto redazionale Paolo Scicolone, in qualità di fondatore e presidente della Lega ItaloEllenica, Associazione Culturale, editore del portale www.grecia.it, per raccontarvi una breve storia comune, anche numismatica, affascinante di Gela, un’antica città grecosiciliota situata sulla costa meridionale della Sicilia.

Secondo la tradizione, il nome Gela deriva da un antico fiume che le scorreva accanto. Il sito era già abitato dalle popolazioni indigene della Sicilia, i Sicani, ma la sua fondazione ufficiale avvenne nel 688 a.C. ad opera di coloni provenienti da Rodi e Creta.

Secondo Tucidide Gela venne abitata inizialmente, intorno all’VIII secolo a.C., da un gruppo di coloni dell’isola di Rodi, provenienti dalla città di Lindo; il suo insediamento, quindi, prima di Gela avrebbe portato il nome di Lindioi (Tucidide, VI 4.3). La scoperta di ceramiche protocorinzie rinvenute sull’acropoli di Gela (sotto i livelli degli edifici più antichi), nella necropoli di Contrada Spina Santa e negli attuali giardini pubblici – un tempo area della necropoli arcaica – sembra confermare l’antichità della presenza rodiese. Il sito era precedentemente abitato dalle popolazioni indigene della Sicilia, i sicani.

Tuttavia, la sua fondazione avvenne ufficialmente l’anno 688 a.C. (47 anni dopo la fondazione della più antica colonia di Sicilia, Naxos), quando due ecisti, Antifemo di Rodi ed Entimo di Creta, vi si insediarono con i loro uomini. Pausania il Periegeta ricorda come Gela ebbe fin da subito violenti scontri con la realtà sicana della zona (i Sicani, popolo indigeno stanziatosi in data imprecisata tra la Sicilia centrale e la Sicilia occidentale): il suo ecista Antifemo intraprese una guerra contro la città sicana di Ομϕάκη (Onface), un insediamento poco distante da Gela, senza più precisa collocazione. E, narra Pausania, i gelesi vinsero e debellarono la città, portandosi via anche una statua che si disse era stata fabbricata dal mitico scultore Dedalo (Pausania, VIII, 46, 2, e IX, 40, 4).

Nel corso del VI secolo a.C. grazie alla politica espansionistica dei tiranni di Gela, in particolare Cleandro e soprattutto Ippocrate, la città ebbe una serie di colonie satelliti, fra cui Akragas (Agrigento), e riuscì inoltre a sottomettere diverse città: Kallipolis (secondo alcuni l’odierna Giarre), Leontini (Lentini), Naxos (Giardini-Naxos) e Zancle (Messina). La monetazione di questo periodo confermano la comunanza simbolica religiosa e culturale, dove il toro delle origini anatoliche è presente.

 

Il forte legame di Gela con Creta e Rodi, le sue città madrepatrie, è evidente in diversi aspetti della sua cultura e della sua storia. Un esempio emblematico è il simbolo del toro, presente sulle monete di Gela e sue subcolonie sottomesse e raffigurato come una divinità fluviale, fonte di vita per la città e per l’agricoltura. Il toro era un simbolo antichissimo, associato alla forza motrice dell’agricoltura dalla Mesopotamia e diffusa a tutta la cultura mediterranea, fino alla Spagna, dove ancora oggi persiste una antica forma di spettacolo artistico, la tauromachia, purtroppo però in una versione da arena romana, non più giochi minoici di ginnastica tra tori e fanciulle, ma massacri brutali.

Gela conserva ancora oggi i resti della sua gloriosa storia, come l’acropoli, l’agorà e il tempio di Apollo. La città è un vero e proprio museo a cielo aperto, che offre ai visitatori un’immersione suggestiva nel mondo antico.

La Lega ItaloEllenica è stata promotrice in 40 anni decine di volte in Sicilia, accompagnando gruppi di visitatori per incontri culturali, scolastici, universitari, di ricerca scientifica, e si impegna a promuovere la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale italo-greco. Attraverso il portale www.grecia.it FILO ITALOELLENICO e diverse iniziative culturali, l’associazione offre un ponte ideale tra le due culture, favorendo il dialogo e la collaborazione.

Vi saluto fraternamente, Vi auguro pieno successo nelle iniziative di rivitalizzazione delle origini cittadine e di tutta la Sicilia, sempre in contatto e cooperazione con la realtà Mediterranea. Invito tutti i nostri soci, amici e lettori a visitare Gela e a scoprire di persona la sua storia millenaria, ricchezza monumentale, usi e costumi tuttora vivi, cultura della convivialità, arte culinaria e divertimento sociale da simposio, con radici greche, dionisiache ed apollinee. Un viaggio dei sensi nelle meraviglie siciliane che vi porterà alla scoperta delle radici comuni della nostra cultura mediterranea dove possiamo, volendo, innestare nuovi progetti validi, per crescere condividendo conoscenze, idee, valori, stimoli e buoni frutti dal confronto di cooperazione.

Grazie per l’attenzione,

per la Lega ItaloEllenica

www.grecia.it FILO ITALOELLENICO

Evangelos Alexandris Andruzzos – Fact Checker
Formatore, sociologo, giornalista, editore.
Consulente organizzazione e comunicazione.
Coordinatore di progettazione europea internazionale.

 

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